Sarda sarda Bloch, 1793

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Scombridae Rafinesque, 1815
Genere: Sarda Cuvier, 1829
Italiano: Palamita
English: Atlantic bonito
Français: Bonite à dos rayé, Pélamide
Deutsch: Pelamide
Español: Bonito del Atlántico
Descrizione
È un pesce dal corpo fusiforme, molto idrodinamico, con testa appuntita, peduncolo caudale sottile con 2 carene laterali, coda falcata, caratteristiche che conferiscono una considerevole potenza al suo nuoto. La bocca è ampia e supera l'occhio ed è armata di numerosi denti conici abbastanza evidenti. Le pinne dorsali sono due: quella anteriore è più lunga e triangolare, con altezza decrescente e bordo superiore dritto; la seconda, contigua, è corta ed opposta all'anale. Le pinne ventrali e le pinne pettorali sono piccole. Esistono inoltre due serie di pinnule. Il colore è azzurro metallico sul dorso e digrada in un colore argenteo sui fianchi, per assumere un colore bianco madreperlaceo sul ventre. Sul dorso ci sono 7-10 barre nere o grigiastre oblique, quasi orizzontali. Arriva a misurare 80 cm per 10 kg di peso, ma normalmente è più piccola. Alimentazione: carnivora e predatrice, questa specie caccia principalmente piccoli pesci come acciughe, sardine, aguglie, eccetera. Riproduzione: avviene in primavera-estate. I giovani portano bande scure verticali. Biologia: è una specie gregaria, che vive sempre in banchi. Effettua lunghe migrazioni e si avvicina alle coste in periodi diversi a seconda delle località, in autunno nel mar Ligure, in estate nel golfo di Napoli, in primavera in Sicilia, ecc. Pesca: date le carni ottime e la sua indole combattiva è molto apprezzata sia da pescatori sportivi che da pescatori professionali: i primi la insidiano soprattutto dalla barca con la tecnica della traina, mentre i secondi la catturano soprattutto con apposite reti, denominate “palamitare”. A San Vincenzo in provincia di Livorno si fa addirittura una “sagra della palamita”. Le sue carni sono adatte ad essere conservate sott'olio come quelle del tonno rosso.
Diffusione
È diffusa nel mar Mediterraneo, nel mar Nero (dove non si riproduce) e nell'Oceano Atlantico a nord fino alla congiungente tra la Scandinavia ed il Canada ed a sud tra l'Angola e l'Argentina. È molto raro nei territori posti all'estremo dell'areale. Nei mari italiani è comune. È un pesce dalle abitudini nettamente pelagiche si può trovare sia in alto mare che in acque costiere. E' frequente imbattersi in banchi numerosi di questi pesci predatori anche nel sotto costa, ma solo quando le condizioni meteorologiche e marine lo consentono. Trattasi, però, di esemplari piuttosto giovani.
Sinonimi
= Palamita sarda Bloch, 1793 = Pelamis sarda Bloch, 1793 = Pelamys sarda Bloch, 1793 = Sarda mediterranea Bloch & Schneider, 1801 = Sarda pelamis Brünnich, 1768 = Scomber mediterraneus Bloch & Schneider, 1801 = Scomber palamitus Rafinesque, 1810 = Scomber ponticus Pallas, 1814 = Scomber sarda Bloch, 1793 = Thynnus brachypterus Cuvier, 1829 = Thynnus sardus Bloch, 1793.
Bibliografia
–Sarda sarda in der Roten Liste gefährdeter Arten der IUCN 2013.2. Eingestellt von: Collette, B., Amorim, A., Boustany, A., Carpenter, K., Dooley, J., Fox, W., Fredou, F., Fritzsche, R., Graves, J., Hazin, F., Herdson, D., Juan Jorda, M.J., Leite, N., Lessa, R., Matsuura, K., Minte-Vera, C., Nelson, J., Nelson, R., Oxenford, H. & Travassos, P., 2010. Abgerufen am 8. Februar 2014.
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Data: 28/12/2009
Emissione: Fauna marina Stato: Morocco |
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Data: 26/10/1989
Emissione: Ittiofauna Stato: Algeria |
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Data: 10/06/1965
Emissione: Ittiofauna Stato: Bulgaria |
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